di CRISTIAN PELLISSIER
Progetti stampati su fogli grandi quanto un tappeto. Aprendo tutti quelli che ogni anno vengono depositati in Comune si riusciva a ricoprire una superficie di circa 20 mila metri quadrati. Non sarà più così: dal 1° gennaio Courmayeur abbandona la carta e tutte le pratiche edilizie sono gestite attraverso comunicazioni via Pec, con allegati in formato Pdf con firma digitale. «Una Pubblica Amministrazione digitale – dice il sindaco, Fabrizia Derriard – è un obbiettivo in cui crediamo con convinzione e che consideriamo prioritario. E non è una prospettiva che perseguiamo come visione per il futuro, ma una necessità urgente, per rispondere alla quale abbiamo scelto di investire in azioni concrete, sia in termini di destinazione di risorse finanziarie sia di iniziative di riorganizzazione degli uffici e dei processi». La modalità era stata introdotta, in via sperimentale, già alla fine dell’anno scorso, ma ora è ufficiale. «E’ anche più comodo – ancora Derriard – sia per noi sia per i professionisti».
Dall’inizio dell’anno sono esclusivamente online tutte le domande, le comunicazioni e le nuove istanze. La completa conversione digitale dell’ufficio tecnico è costata poco più di 5 mila euro.
Per arrivare a questo, l’anno scorso il Comune ha seguito un percorso che l’ha visto dotarsi di un sistema di back-up automatico dei dati, di software integrativi a quelli già utilizzati dall’ufficio, nonché di uno specifico indirizzo Pec e di firme digitali per i tecnici incaricati delle istruttorie (www.comune.courmayeur.ao.it) . Il 2015 è stato più in generale l’anno in cui l’ente ha rivoluzionato tutto il suo funzionamento burocratico e amministrativo. E’ stata ridefinita la ripartizione delle attribuzioni tra i diversi dipendenti e funzionari assegnati al settore. «A un anno dall’avvio della ristrutturazione organizzativa del servizio tecnico – prosegue il sindaco – i risultati sono concreti. Puntare sulle “buone pratiche digitali” da parte di un’amministrazione è un valore aggiunto per lo sviluppo del tessuto socio-economico, e produce indubbi vantaggi e risparmi», dalla riduzione degli ingombri e degli spazi di archiviazione alla maggiore velocità delle ricerche di pratiche in archivio. Dalla scorsa primavera è anche possibile pagare con carte di credito e bancomat i diritti di segreteria, le multe, i buoni pasto, gli oneri di urbanizzazione e così via.
La Stampa – Aosta (19/01/2016)